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Perché le fibre alimentari sono così importanti per il nostro organismo  

Scritto da Nadia Polidori

Le fibre alimentari sono molto importanti, perché estremamente benefiche per la salute dell’organismo.

Queste sono molto presenti nella frutta, nella verdura e nei cereali allo stato “grezzo”, e vengono spesso consigliate da medici e nutrizionisti a vantaggio di un’alimentazione equilibrata, che strizza l’occhio alla scelta di alimenti sani e poco processati. Spesso una maggiore assunzione di queste è elencata tra i rimedi per la stipsi o come aiuto nei casi di disturbi legati a sovrappeso e obesità.

Per capire meglio perché le fibre sono così importanti per il nostro organismo e riuscire a identificarne i benefici, è bene comprendere a priori cosa sono, come funzionano, dove sono maggiormente presenti e in che quantità è bene assumerne per evitare di riscontrare gli effetti opposti.

Fibre solubili vs Fibre insolubili

Le fibre alimentari sono sostanze organiche che appartengono alla categoria dei carboidrati e che l’organismo umano non riesce ad assorbire. Vengono, pertanto, espulse tutte, una volta passate attraverso l’intestino.

La loro presenza è marcata soprattutto nei cereali integrali, cioè poco raffinati, nei legumi, nella frutta, nella verdura e nella maggior parte degli alimenti di origine vegetale.

In base alla loro composizione e origine, queste vengono distinte in fibre solubili o meno, in grado cioè di dissolversi a contatto con l’acqua o permanere nella loro composizione.

Ognuna di queste due tipologie avrà un impatto diverso sul nostro organismo, favorendo o rallentando la permanenza delle scorie nell’intestino.

In linea di massima, tra le fibre insolubili rientrano tutte quelle presenti nella frutta secca, nei semi di lino, nelle verdure a foglia verde, nei cereali integrali e nelle zucchine. Queste, per la loro composizione sono portate ad assorbire acqua, aumentando di conseguenza il volume delle feci e favorendo così il transito intestinale, a sfavore di stipsi e disturbi conseguenti.

Non solo, la maggiore velocità del transito intestinale permette di smaltire velocemente anche quelle sostanze nocive per la mucosa dell’intestino, inibendo la formazione di infiammazioni.

Le fibre solubili, invece, possono essere reperite nei legumi, nella frutta fresca, i broccoli, orzo e avena e nei semi di psillio.

A differenza delle precedenti, questi, hanno l’effetto opposto di rallentare il transito intestinale, creando un senso di pesantezza e sazietà e favorendo l’assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti.

I benefici delle fibre

Fatta questa doverosa premessa sulle fibre e il modo in cui agiscono a livello intestinale, in linea di massima si può affermare che queste sono funzionali nella maggior parte delle diete che hanno come obiettivo il controllo del peso. Il maggior senso di sazietà provocato dall’assunzione di fibre, di fatto, permette di limitare l’appetito e combattere attivamente l’obesità e il sovrappeso.

Velocizzando il transito intestinale, le fibre sono ottime alleate contro stitichezza, diverticoli ed emorroidi, oltre a permettere l’espulsione di sostanze tossiche per la mucosa intestinale e proteggerlo dall’insorgenza di malattie.

Ancora, permettono di mantenere sotto controllo l’assorbimento di lipidi e zuccheri, riuscendo così a limitare il rischio di insorgenza di malattie come diabete, colesterolo, ipergliceridemia, ateriosclerosi e coronaropatite.Inibiscono inoltre la proliferazione della flora batterica nociva, a favore di quella benefica, aiutando a proteggere l’intestino dalle malattie appena citate.                                              

Sull'Autore

Nadia Polidori

Grande appassionata di tennis, ha lasciato la sua Genova per trasferirsi a Miami, Florida, da dove segue e racconta per Junglam il mondo dello sport e del wellness.