A New York correva il (lontano) 1964, quando i coniugi Mera e Don Rubell hanno dato la prima organizzazione ufficiale alla loro raccolta di opere d’arte contemporanea. La Rubell Family Collection (RFC) ha fatto il suo ingresso nel settore dalla porta principale e oggi è una delle più grandi collezioni private e aperte al pubblico.
Ma Mera e Don non hanno mai smesso di coltivare quella che per loro è allo stesso tempo una passione e una missione e nel 1993 hanno portato la RFC all’interno di uno spazio espositivo nel quartiere Wynwood di Miami. Da questa decisione, un anno dopo è nata la Rubell Family Collection/Contemporary Arts Foundation, un eccezionale museo che nel corso degli anni è arrivato a ospitare centinaia di artisti, con molti (moltissimi) nomi di primo piano, come Keith Harings e Jean-Michel Basquiats.
26 anni dopo, Mera e Don hanno deciso di spostare ancora la loro collezione in una nuova sede distante, meno di un km da quella vecchia. La scelta è caduta su un ex complesso industriale composto da 6 edifici nel quartiere Allapattah, che è stato sottoposto a una profonda opera di ristrutturazione e rinnovamento da parte dello studio di New York Selldorf Architects. Il risultato è il Rubell Museum, una struttura accogliente, moderna, funzionale e ispirata ai principi della sostenibilità ambientale, che comprende su un unico livello 40 gallerie, uno spazio flessibile dedicato alle esibizioni, una biblioteca, una libreria e un ristorante che affaccia su un’area verde.
Il Rubell Museum ha scelto la cornice della Miami Art Week 2019 e di Art Basel per mostrarsi al pubblico e ha aperto per la prima volte le porte per un esclusivo evento VIP il 3 dicembre 2019, nello stesso giorno in cui, in uno spazio allestito dall’altra parte della strada, Kim Jones ha presentato la pre-collezione autunnale 2020 di Dior Homme. Invece, il 4 dicembre 2019 è stata la volta dell’inaugurazione ufficiale.
Le opere, gli artisti e le mostre del Rubell Museum
L’allestimento inaugurale del Rubell Museum include 300 opere di 100 artisti (tra oltre 1.000), molte delle quali sono state raccolte dai coniugi Rubell all’inizio della loro attività di collezionisti.
Tra i pezzi in esposizione (provenienti dal “tesoro” di oltre 7.200 di Mera e Don) ci sono opere di George Condo, Keith Haring, Cindy Sherman, Jeff Koons e Rosemarie Trockel. Diversi pittori americani di primo piano, tra cui Nina Chanel Abney, Rashid Johnson, Mickalene Thomas e Kehinde Wiley, le cui tele sono incluse nella mostra itinerante 30 Americans, in mostra alla Barnes Foundation fino al 12 gennaio 2020. Una selezione di artisti tedeschi, come Isa Genzken, Anselm Kiefer, Neo Rauch e Paloma Varga Weisz. Le opere di talenti emergenti amati (e spesso scoperti) dai coniugi Rubell, tra cui Jonathan Lyndon Chase, Cy Gavin e Allison Zuckerman.
L’allestimento di apertura del Lindon Museum comprende anche due nuovi dipinti di Amoako Boafo, il pittore protagonista del progetto annuale in-residence della RFC, installazione di artisti contemporanei di Los Angeles e di artisti citazioni di New York dagli anni ’80 ai primi anni ’90 e 100 lavori selezionati dai coniugi Rubell durante una serie di viaggi compiuti tra il 2001 e il 2012 alla scoperta di studi e artisti della Cina.
Photo cover credits: Nicholas Venezia @selldorf.com