Mentre l’estate 2019 volge alla sua conclusione, è già il momento di pensare a quella del 2020 e, come ogni anno, è la New York Fashion Week ad aprire il Mese della Moda. Scopriamo cosa ci riserva la Grande Mela per la Primavera/Estate 2020.
Fin dal suo insediamento come presidente del Council of Fashion Designer of America, Tom Ford aveva promesso che avrebbe reinventato la NYFW. Ma, se nelle intenzioni dello stilista texano, c’era un calendario più compatto, la realtà dei fatti ci parla di una settimana piena di sfilate e presentazioni.
Da mercoledì 4 settembre a mercoledì 11 settembre si susseguiranno, tra gli Spring Studios e location off site, i nomi più importanti della moda a stelle e strisce e i volti nuovi del fashion business, senza dimenticare gli stilisti che hanno scelto di sfilare fuori dal calendario ufficiale.
Afffair
Anche per questa collezione Primavera/Estate 2020 Rufat Ismayil resta ancorato alle sue origini azere e prende ispirazione da una rara orchidea che fiorisce solo in Azerbaigian.
È il fiore di Khari Bulbul che percorre tutta la stagione di Afffair movimentando la passerella tra volant e tessuti trasparenti a pieghe pronti ad abbracciare i corpi delle modelle.
L’organza, la seta e il crêpe chiffon nelle nuance pastello del menta, del lilla, del rosa, del mandarino e del bianco sporco, impreziositi da ricami di cristalli, fungevano da continuo richiamo al delicato fiore.
Anche gli accessori come i copricapi, gli orecchini, i guanti di tulle ricamati e i tacchi delle scarpe decorati di piume hanno contribuito a portare sulla passerella della New York Fashion Week un po’ del profumo del paese natio del designer.
Edgii
Edgii approfitta della New York Fashion Week per presentare la sua stagione Autunno/Inverno 2019-2020, disponibile con la formula see now/buy now.
Girl Power non è solo il nome della collezione invernale, ma anche il messaggio che il brand vuole trasmettere alle sue ragazze: sicure di sé, coraggiose, indipendenti e pronte a esprimere il loro vero io.
Questa unicità trova una rappresentazione colorata e giocosa nei personaggi delle Superchicche, ragazzine cartoon che non sentono il bisogno di adattarsi allo standard di bellezza tradizionale e che raccontano se stesse attraverso colori, dettagli, materiali e motivi che, tramite la collezione del marchio australiano, promuovono il bello della diversità.
Vaishali S
Scelta dal CAAFD (Council of Aspiring American Fashion Designers) per sfilare durante la New York Fashion Week, Vaishali S è un luxury brand con sede a Mumbai fondato da Vaishali Shadangule e che proprio nelle competenze e nelle tradizioni artigiane dell’India trova la sua linfa.
I 28 pezzi visti in passerella, tra abiti da giorno e da sera, vestiti dalle linee fluenti, top e pantaloni, suggerivano la provenienza della stilista nei drappeggi ma anche nella palette che spaziava tra colori tenui e tinte più intense.
L’atout di Vaishali S è però il suo rapporto con le maestranze artigiane del subcontinente indiano. Per i tessuti utilizzati nelle sue collezioni, infatti, Shadangule collabora con oltre 700 tessitori, l’80% delle quali donne. Accanto alla bellezza e alla qualità delle stoffe fatte a mano, dunque, la designer è anche attivamente impegnata nel fornire alle donne che lavorano per lei i mezzi per emanciparsi e acquisire il controllo delle proprie vite.
Accanto alla sfilata Vaishali S, il CAAFD ha organizzato il consueto showcase collettivo che ha visto sulla passerella le creazioni di sei stilisti emergenti: Temraza, Phoeniz Ba, Maria Sonia, Yufash, A Humming Way e Moon Chang.
Area
Per la stagione Primavera/Estate 2020 Beckett Fogg e Piotrek Panszczyk hanno deciso di esplorare il passato, rileggendolo alla luce dei loro canoni futuristici e creando un mondo percorso da cristalli e catene, frange che sembrano pelliccia e abiti percorsi da gioielli.
Il punto di partenza della collezione di Area è la collana con la targhetta, utilizzata dalla comunità afroamericana negli anni ’80 e ’90 per esprimere insieme appartenenza e individualità, che per i due designer diventa il tratto unificante dei look in passerella.
La seconda tappa è la moda Vittoriana, ma le crinoline non sono più gabbie rigide per sostenere le gonne, ma armature metalliche che si allacciano intorno ai fianchi come cinture o si allungano in frange sottolineando il movimento del corpo.
I sobborghi della provincia americana degli anni ’50 sono il punto di arrivo, con la deformazione e la distorsione dei volumi e delle fantasie e la trasformazione dei classici quadretti vichy in grafiche che richiama il pied-de-poule ma che nascondono al loro interno la “A” del brand.
Rebecca Minkoff
La presentazione della collezione di Rebecca Minkoff alla New York Fashion Week Primavera/Estate 2020 è pensata per le donne che lavorano, anzi, per tutte le donne.
Gli abiti, i pantaloni, i cappotti classici e le giacche percorrono tutto il range delle taglie, dalle più piccole fino a quelle dedicate alle figure curvy, senza dimenticare le esigenze delle madri di bambini piccoli, rappresentate dalla modella intenta ad allattare avvolta in un abito animalier blu intenso.
E proprio le fantasie ispirate alla natura e i colori vibranti, oltre al blu, anche molto rosso e fuchsia, oltre al bianco, al nero e ai colori neutri, fanno da codice per interpretare l’intera stagione.
Vivienne Hu
Per la sua collezione estiva, Vivienne Hu fonde la moderna estetica dello street style a suggestioni provenienti dalla moda europea dell’upper class del XIX secolo, creando un connubio armonico tra particolari metallici e ruches, linee spigolose e dettagli corsetto.
In passerella suggestive combinazioni di broccato e tagli sartoriali, silhouette classiche e accessori dal twist inaspettato come le frange metalliche a creare una cascata sui talloni delle calzature.
Le stampe di peonie, augurio di buona fortuna dall’appeal romantico, si accompagnano nella stagione Primavera/Estate 2020 della designer a una palette costituita da colori saturi, neri profondi e tessuti metallizzati.
Romeo Hunte
“Non è ciò che indossi, ma come lo indossi”. Questo modo di dire percorre tutta la collezione Primavera/Estate 2020 di Romeo Hunte che ha sfilato sulla passerella delle New York Fashion Week.
Da sempre affascinato dalle uniformi, Hunte gioca con le giustapposizioni tra abbigliamento business e il modo di vestire degli universitari, stravolgendo il più tradizionale concetto di abito da ufficio e accostandolo a pezzi che, abitualmente, non verrebbero indossati sul lavoro.
Una collezione, in definitiva, che vuole essere adatta a tutti, al di là delle occasioni d’uso e degli stereotipi di genere.
Liu Yong X Rishikensh
La capsule collection Primavera/Estate 2020 Liu Yong X Rishikensh è una collezione streetwear che vuole dare un nuovo significato alla parola athleisure.
Incentrata sul tie-dye, la capsule esplora i colori più tipici dello streetwear come il blu elettrico, l’arancione e il verde e l’abbigliamento a strati, mandando sulla passerella della NYFW tank top, t-shirt, felpe e soprabiti in rete.
Il procedimento che Liu Yong usa per il suo tie-dye è differente da quello comunemente utilizzato: “Per prima cosa realizziamo ciascun look, e solo in seguito realizziamo l’effetto usando colori biologici; la maggior parte dei tessuti tie-dye, invece, sono realizzati prima di creare i singoli capi”
Dirty Pineapple
Per la stagione Primavera/Estate 2020, Dirty Pineapple esplora quello che chiama Recycled Love, amore riciclato. Immaginando che il vissuto emotivo delle diverse relazioni che si vivono nel corso della vita venga non soltanto rielaborato, ma riciclato per costruire un nuovo “io” fatto di esperienze e sentimenti, di “buono” e “cattivo” stratificati e sovrapposti.
Questa concezione si traduce stampe che sono collage di varie parti del corpo o che mimano stratificazioni e sovrapposizioni, parole che si perdono nelle sfumature del tie-dye e in accenni nude che percorrono tutta la collezione.
Laurence & Chico
La sagoma dell’Empire State Building e il numero 917, il prefisso telefonico che identifica i cinque quartieri di New York, sono i punti cardine che Laurence & Chico hanno scelto per scrivere la loro lettera d’amore alla Grande Mela.
Le sagome fantasiose e audaci, ma senza perdere mai in delicatezza, che caratterizzano le creazioni di Laurence Li e Chico Want, sono sottolineate dalla palette vivacissima, dalle balze di tulle, dai ricami di perle e dalle stampe animalier colorate che, ancora una volta dal 2005 quando è stato fondato il brand, portano sulla passerella il senso dell’umorismo unico e distintivo dei due designer.
Damowang
Han Lei, designer di Damowang, è fermamente convinto che le persone vivano in frammenti e che questi frammenti di realtà vadano sovrapponendosi creando memorie e ricordi. Per la sua collezione Primavera/Estate 2020, lo stilista ha scelto tra le sue memorie il Wu Xia, un genere letterario e cinematografico moderno che racconta le gesta degli eroi marziali della Cina tradizionale.
Sulla passerella della New York Fashion Week il Wu Xia si trasforma in abiti attraverso il mix and match e le stratificazioni di tessuti e materiali: lana, lino e organza in vari colori e fantasie si mescolano e si sovrappongono consentendo allo stilista di collocare elementi antichi e moderni in una nuova prospettiva.
Motivi tradizionali come il check e dettagli come le spalle oversize si fondono agli elementi della tradizione cinese dando come risultato una collezione che intreccia antico e moderno, ponendo un nucleo solido intorno al quale si muovono le mutevoli influenze della moda.
ICY Presents: Dynasty
Dopo l’esordio a Shangai lo scorso febbraio, la piattaforma cinese ICY si trasferisce a New York presentando Dynasty, una vetrina per quattro designer cinesi emergenti che hanno presentato le loro collezioni Primavera/Estate 2020, ciascuna ispirata alle storiche dinastie della Cina, reinterpretando in chiave moderna gli stili artistici corrispondenti.
Per la sua prima collezione womenswear, HIUMAN prende ispirazione dal celeberrimo esercito di terracotta, sfruttando la tavolozza dei colori per raccontare la storia e la filosofia della dinastia Qin. Il grigio e il bianco rappresentano l’aspetto attuale delle statue, i colori brillanti sono quelli che le adornavano in origine mentre il nero incarna il potere imperiale.
Leaf Xia si concentra sulla tradizionale estetica della dinastia Tang, considerata l’epoca d’oro delle arti e della cultura cinesi, decorando i capi in passerella con i motivi tradizionali della peonia e della carpa koi.
La collezione minimalista di Fengyi Tan prende ispirazione dai colori, dalle tecniche di calligrafia, dai dipinti e dalle porcellane smaltate che hanno caratterizzato l’arte durante la dinastia Song.
Con la sua label All Comes from Nothing, la designer Eva Xu mira a raccontare la prosperità e l’inclusività della tarda dinastia Qing, ridefinendone i classici costumi femminili con un occhio rivolto all’Occidente.
Global Fashion Collective
Anche per questa edizione Primavera/Estate 2020, Global Fashion Collective ha portato sulle passerelle della Settimana della Moda newyorchese alcuni dei designer emergenti più interessanti. Quest’anno è stata la volta di Glaze Khol, Xunruo e Jessica Chang Studio.
Il primo in passerella è stato il brand giapponese Glaze Khol che, come in una rarefatta estate nipponica, ha presentato una proposta fatta di atmosfere dal sapore vintage, tra satin, crepe georgette e accenti di chiffon trasparente.
Xunruo viene invece dalla Cina, e alla Cina rimandano i ricami ispirati alla pittura Dun Huan e i colletti alla coreana. Nella tavolozza spiccano il ruggine e il rosa, mentre l’acconstamento di organza e PVC richiamava la vicinanza tra antico e moderno.
A conclusione dello show, la stilista taiwanese Jessica Chang. Le atmosfere eteree della sua collezione Undercurrent sono ispirate al suo rapporto con la madre e si traducono in tessuti maestosi e al contempo fluidi e in una palette che ha i suoi cardini nel crema, nel blu ghiaccio e nel grigio.
Indonesian Diversity
Anche quest’anno Indonesian Diversity, in collaborazione con Indonesia Fashion Gallery, ha portato sui catwalk della New York Fashion Week alcuni degli stilisti più promettenti del paese di Bali. Per questa edizione Primavera/Estate 2020 hanno sfilato 2MadisonAvenue, Ayumi, Julianto e Yogiswari Prajanti.
2MadisonAvenue, il brand della stilista Maggie Hutauruk, utilizza tessuti realizzati al 100% in Indonesia pieni di colore e stampe vivaci. I colori vivaci e pop come il giallo, l’arancione e il blu elettrico e i volant esuberanti rimandano immediatamente al lato più rock and roll degli anni Ottanta, quando sulla scena dell’arte newyorchese impazzavano artisti come Warhol e Basquiat.
Le sete eleganti, gli chiffon dorati, il tulle e i ricami di Ayumi, il marchio guidato da Marina Christyanti, sono tradotti nella sua collezione primaverile in silhouette basic ed essenziali che non sfigurerebbero nelle strade di Parigi, Milano o New York.
Il fiore, la collezione presentata da Julianto, è decisamente una proposta da red carpet tra pepli, silhouette scultoree, frange e ricami di perle.
Divertente, colorata, spensierata e decisamente primaverile è la proposta di Yogiswari Prajanti tra stampe di papaveri, grandi mele e linee dal sapore vagamente country.
Swiss Touch presents: Mode Suisse at New York Fashion Week
Per la sua prima volta alla New York Fashion Week, Mode Suisse ha deciso di presentare una selezione di alcuni dei più promettenti stilisti svizzeri, dalla moda donna al menswear senza dimenticare gli accessori.
Forbidden Denimeries, fondato nel 2018 da Mikael Vilchez, sfida i codici di genere attraverso capi d’abbigliamento che travalicano ciò che abbiamo sempre inteso come maschile e femminile, e lo fa sfruttando le infinite possibilità del denim. Questa collezione è ispirata da un viaggio dello stilista a Pantelleria e dal guardaroba spartano indispensabile a un turista in visita sull’isola.
Il plissé artigianale e le stampe vivaci e dinamiche sono la firma inconfondibile di Julia Heuer e i colori accesi, le pieghe e le linee fluenti e morbide non potevano mancare in questa sua collezione Primavera/Estate 2020. La designer, che nel 2016 è stata insignita del Swiss Design Prize, per la sua più recente proposta estiva si è ispirata ai fiori, ai boccioli e alla tecnica di Ikat.
Per le sue creazioni Vanessa Schindler usa l’uretano, un polimero che grazie alla sua forma liquida le permette di creare pezzi unici e mai uguali l’uno all’altro. Per lo showcase di Swiss Touch ha presentato una serie di orecchini in resina decorati con catene e argentate.
I capi sportswear arricchiti di dettagli intrecciati o ricamati di cristalli Swarovski che Julian Zigerli ha scelto per la collettiva della NYFW sono la quintessenza delle collezioni dello stilista svizzero: creazioni senza tempo, dal tocco moderno ma sempre funzionali.
Per la collezione estiva della sua label YVY, Yvonne Reichmut ha voluto lasciare da parte le ispirazioni stagionali per concentrarsi sulle suggestioni provenienti dalla musica e dalle sottoculture, in una proposta fatta di harness dotate di tasche, camice di pelle nera e accessori pensati per chiunque si riconosca in un lifestyle rock.
Il calendario della New York Fashion Week SS 2020
Tra i nomi importanti che hanno deciso di presentare le nuove collezioni fuori dal calendario ufficiale della NYFW c’è sicuramente da segnalare Custo Barcelona lunedì 9 settembre, seguito nella stessa giornata da Hogan McLaughlin e dagli stilisti svizzeri di Swiss Touch e martedì 10 da Pamella Roland e preceduto, domenica 8, da Romeo Hunte e dai designer australiani più interessanti riuniti nell’evento Fashion Palette.
L’8 settembre vedrà anche la sfilata di Tommy Hilfiger con la collezione TommyXZendaya. Per la prima volta lo stilista statunitense presenta il suo TommyNow in America, dopo le tappe degli anni scorsi che hanno toccato Europa e Asia.
All’interno del calendario, invece, sono sicuramente da segnalare le sfilate di Peacebird, Threegun, Songta e Rizhuo per le manifestazioni di TMall China Cool nella giornata del 4 settembre e, sempre nel primo giorno di show, la collezione estiva di All Things Mochi.
Giovedì 5 settembre sarà la volta di Dirty Pineapple, Laurence & Chico, Edgii e Afffair. Venerdì 6 toccherà invece a Damowang, I Love Pretty, Concept Korea, Vivienne Hu e Jeremy Scott.
Nella giornata di sabato 7 settembre sarà il turno di Rebecca Minkoff, Helmut Lang, Christian Siriano, Chiara Boni e Brandon Maxwell.
Tra i nomi di domenica 8 spicca quello di Jason Wu, mentre lunedì 9 ci aspettano i designer indonesiani di Indonesian Diversity, Jonathan Simkhai, Cong Tri, Anna Sui e Chocheng.
Martedì 10 settembre, penultimo giorno di manifestazioni, sfileranno Noon by Noor, Christian Cowan, Studio 189, Cynthia Rowley, Bibhu Mohapatra, Proenza Shouler e Liu Yong X Rikishen; in calendario anche lo showcase del CAAFD, il collettivo degli stilisti americani emergenti. Si chiude mercoledì 11 con, tra gli altri, lo show di Michael Kors.
Tra gli eventi da non perdere giovedì 5 settembre Supima Design Competition, la sfilata che conclude il concorso lanciato dal consorzio dei produttori di cotone di alta qualità che, come ogni anno dal 2008, vede in gara i migliori studenti delle scuole di moda degli Stati Uniti.
Cover photo: un momento della sfilata Indonesian Diversity Autunno/Inverno 2019-2020. Credits Yuchen Liao/Getty Images courtesy Indonesian Diversity press office