L’acqua che con la sua infinita pazienza scava i letti dei fiumi. Il vento che, granello di sabbia dopo granello di sabbia, consuma le vette delle montagne. L’erosione che inesorabile consuma e trasforma è da ispirazione ad Atsushi Nakashima per la sua collezione Autunno/Inverno 2019-2020.
La compenetrazione di due elementi che con il passare delle ere geologiche si avvicinano fino a diventare una cosa sola trova la sua metafora ideale nella giacca di jeans che si trasforma in trench, lasciando tracce di denim quasi fossero residui fossili scavati da paleontologi. Il richiamo ai fossili torna nei motivi ispirati ai pesci del Devoniano, così antichi ma ancora incredibilmente riconoscibili nella loro funzione.
Sulle superfici di pizzo il designer giapponese applica batuffoli artificiali come a mimare l’erosione dei tessuti. L’acqua del monte Fuji, utilizzata insieme all’inchiostro su carta tradizionale giapponese per le illustrazioni bird-eye e per i dragoni, è ancora una volta elemento che tutto erode e consuma.
E anche il monogramma del brand, in tessuto jacquard e applicato su pile di pelliccia e pelliccia tecnica sviluppata grazie alla collaborazione di Kaneka Corporation, è realizzato con ricami intrecciati a sottolineare, ancora una volta, la consunzione dei materiali.
Cover photo courtesy press office Atsushi Nakashima
On text photos credits Marco Sacchi Photographer