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Le statuette del presepe: gli oggetti iconici del simbolo più tradizionale del Natale

Scritto da Antonella Iacono

Simbolo per eccellenza del Natale, tradizione antichissima e consuetudine familiare diffusa in tutti i paesi cattolici: il presepe è un elemento fondamentale delle festività natalizie.

Le origini del presepe risalgono a moltissimo tempo fa, ma la sua nascita ufficiale è datata 1223 per mano di San Francesco d’Assisi che, all’interno di una grotta della città di Greccio, portò una mangiatoia, un bue e un asino, dando vita alla prima forma di presepe vivente per celebrare la predica natalizia.

È stato poi uno scultore e artigiano fiorentino, qualche anno dopo, ad arricchire questa rappresentazione inserendo al suo interno animali, personaggi storici, persone impegnate nella loro vita quotidiana, i re Magi e le figure della Sacra Famiglia, creando quelle che sono state le prime statuette presepe. Questa usanza di creare una rappresentazione con figure scolpite si sviluppò rapidamente in tutta Italia ed Europa nelle Chiese e poi nelle case e, nel tempo, divenne una vera e propria tradizione diffusa e popolare.

Realizzate prima in legno, cera o terracotta e poi prodotte anche in ceramica, creta, gesso e argilla, queste sono così diventate un simbolo universale del Natale e una tradizione che racconta di famiglia, amore e fede.

Oggi questi oggetti sono spesso unici e dipinti a mano, come le statuette del presepe di Thun, rappresentano vere e proprie opere d’arte ricche di dettagli e particolari.

Statuette presepe: quelle che non possono mancare e il loro significato

Come abbiamo detto, oggi si possono trovare statuette presepe costruite con ogni tipo di materiale, realizzate in stili differenti e rappresentanti non solo le figure storiche e religiose, ma anche personaggi noti e d’attualità.

Nonostante queste varianti più moderni, esistono delle statuette del presepe iconiche che proprio non possono mancare secondo la tradizione.

La prima è quella del bambino Gesù,il vero protagonista di ogni presepe. Ha la forma di un bambino in una mangiatoia, va inserita nella notte tra il 24 e il 25 dicembre per rappresentare la nascita di Gesù e simboleggia Dio che diventa umano.

Altre statuette presepe immancabili sono quelle di Maria e Giuseppe, posizionate accanto alla mangiatoia di Gesù. Vestiti in abiti poveri, raffigurano la purezza e la devozione materna e la protezione paterna alla famiglia.

Ci sono poi il bue e l’asinello, presenti anche nella prima rappresentazione di San Francesco d’Assisi. Queste due figure incarnano la vita quotidiana di quel tempo, ma anche l’umiltà tipica di quegli animali.  

Anche le statuette dei re Magi sono indispensabili: incarnano i doni portati per la nascita di Gesù, cioè oro, incenso e mirra e simboleggiano la spiritualità, la saggezza e la fede. Inoltre, c’è chi ritiene che i 3 re Magi rappresentano i 3 continenti conosciuti all’epoca (Africa, Asia ed Europa) o le 3 età dell’uomo (giovinezza, maturità e vecchiaia​​).

Altro elemento cruciale è l’Angelo della Gloria, cioè colui che porta a pastori, donne e artigiani la lieta notizia della nascita di Gesù. Viene posizionato sopra la grotta, vicino alla Sacra Famiglia.

Infine, ci possono essere statuine del presepe che raffigurano pastori, artigiani e donne al lavoro, bambini e anziani:gente comune che ha vissuto con gioia la Notte Santa e atteso l’arrivo di Gesù.

Ogni statuetta del presepe ha quindi un significato iconografico, storico e teologico profondo e costituisce un pezzo unico e prezioso del Natale.

Sull'Autore

Antonella Iacono

Lecturer in Scienze della Comunicazione LUMSA.
Master in Giornalismo e comunicazione all'UniPegaso.
Studentessa, sempre.
Scrittrice, ancora di più.