Può capitare a chiunque di rimandare impegni importanti e di prendersi delle pause, dedicando il proprio tempo ad attività piacevoli e appaganti. Fino a quando si tratta di situazioni sporadiche, nulla di male; quando però questi comportamenti diventano abituali e si reiterano con costanza, possono sorgere diversi problemi.
È proprio in questi casi che si può parlare di procrastinazione, ossia quella tendenza a rimandare costantemente compiti anche urgenti – nonostante la consapevolezza delle conseguenze – e a sostituirli con attività ludiche, divertenti, rilassanti o semplicemente meno urgenti o meno complesse.
Le cause della procrastinazione possono essere numerose e vanno dalla paura di dover affrontare un insuccesso alla mania di perfezionismo, passando per la mancanza di interesse per quello che si sta facendo e l’apatia. Se ritieni che possa essere quest’ultima la causa del tuo eterno procrastinare, scopri i 5 passi di Efficacemente per combattere l’Apatia e smettere di rimandare impegni e compiti.
Di seguito andremo a scoprire più nel dettaglio quali sono le principali cause della procrastinazione e quali conseguenze possono derivare. Per finire, cercheremo di capire come contrastarla.
Perché si procrastina
I motivi che possono portare a procrastinare costantemente attività importanti sono numerosi e di vario genere. Tra i principali rientrano:
- il timore di dover affrontare un fallimento oppure, al contrario, un successo che si ritiene non meritato;
- la paura delle responsabilità o delle conseguenze derivanti da date azioni;
- le situazioni di ansia e stress;
- la mancanza di interesse per le attività da svolgere;
- l’eccesso di lavoro o di impegni importanti;
- l’apatia e la mancanza di motivazione;
- un perfezionismo portato all’estremo.
Per finire, anche situazioni che causano malessere generale possono portare ad assumere comportamenti di procrastinazione.
Quali sono le conseguenze della procrastinazione continua
La procrastinazione può influire negativamente su molti ambiti della vita personale e lavorativa. Naturalmente, le conseguenze dipendono in gran parte dalle attività che sono soggette a procrastinazione, ma, in linea generale, si hanno:
- diminuzione della produttività, talvolta accompagnata da esecuzioni scadenti e frettolose;
- aumento dello stress e dell’ansia, nonché dell’insoddisfazione;
- problemi di autostima e mancanza di fiducia in sé stessi;
- cattiva reputazione.
Come fare per smettere di procrastinare
Capire qual è la causa alla base della procrastinazione è il primo passo da compiere per riuscire a combatterla. È infatti molto diverso dover fare i conti con una procrastinazione dovuta alla paura degli insuccessi o con una causata da mancanza di entusiasmo.
Una volta individuata la causa, è possibile muoversi in modo tale da trovare la soluzione più adeguata, anche ricorrendo a percorsi di crescita personale, molto utili per ritrovare il benessere e l’equilibrio. Oltre a questo, è possibile mettere in atto una serie di strategie sempre valide, come il gratificarsi dopo aver portato a termine un compito impegnativo e complesso, il ridurre al minimo le distrazioni durante lo svolgimento di attività importanti – ad esempio spegnendo il telefono e disattivando le notifiche dei social – e il definire quotidianamente una scaletta delle attività da portare a termine, definendo le priorità.