Corsetteria, tailoring e leggerezza eterea e fluttuante sono i tre pilastri su cui poggia la collezione Primavera/Estate 2019 presentata da Mugler alla Parigi Fashion Week. Nella suggestiva cornice dell’Éléphant Paname, il nuovo direttore creativo Casey Cadwallader ha portato in passerella lo spirito originale del linguaggio visivo della maison, rivisitandolo con la sua personale cifra stilistica all’insegna dell’innovazione materica e della contemporaneità.
La collezione Primavera/Estate 2019 di Mugler
È una celebrazione della femminilità in tutte le sue sfaccettate manifestazioni la collezione Primavera/Estate 2019 di Mugler. Per la sua sfilata d’esordio come direttore creativo della maison, lo stilista americano ha creato un prisma di forme, materiali e colori che ridefinisce l’estetica di Mugler, all’interno dei capisaldi del women empowerment e del concetto di evoluzione.
Cadwallader racconta la molteplicità della natura femminile e il suo potere attraverso il dualismo rappresentato da costruzioni nette e affilate e drappi fluidi, creando silhouette che spaziano da tessuti seconda pelle a forme fluttuanti e scivolate.
Finiture e dettagli sono parte integrante dell’essenza dei capi e diventano cifra stilistica, come le iper cuciture che modellano giacche dal mood architettonico e pantaloni a spirale e le chiusure a gancetto che definiscono i contorni di gonne, body e corpetti.
Nella costruzione prismatica della collezione, i pantaloni da ciclista – realizzati in materiali e colori diversi, con lavorazioni di seta a pannelli e allacciature a corsetto – raccontano una femminilità concreta ed essenziale. All’opposto, il nylon a palloncino e le maglie in organza fluttuanti sono espressione di una attitudine romantica e sensuale.
A completare la sfaccettata offerta di Mugler per la Primavera/Estate 2019 ci sono coat, top e abiti in latex decorati con un sorprendente pattern di colori ed effetti grafici, realizzati da Cadwallader in collaborazione con l’artista britannica Samara Scott.
Photo courtesy: KCD Paris