Fashion

Milano Fashion Week Men’s Spring/Summer 2026: i trend in passerella

Scritto da Patrizia Saolini

Unconventional chic: l’uomo della PE 2026 che ha sfilato a Milano è elegante ma allo stesso tempo sportivo, cerca una praticità apparente ma non rinuncia ad alcuni dettagli ricercatissimi.

Si è conclusa dopo 5 giorni di sfilate la Milano Fashion Week Men’s, l’appuntamento con l’universo fashion maschile per la prossima primavera-estate 2026.

Tanti i brand protagonisti di questa edizione: dai sacerdoti del Made in Italy quali Prada, Giorgio Armani, Dolce & Gabbana, Etro, Tod’s e Fiorucci (solo per citarne alcuni) ai brand internazionali più quotati del momento come Ralph Lauren Purple Label, Paul Smith, Vivienne Westwood e Uma Wang.

Look insoliti, curiosi e a tratti divertenti hanno solcato le passerelle meneghine questi giorni, suscitando, come al solito, impressioni e commenti contrastanti, con un unico pensiero comune però: l’uomo della prossima stagione sarà elegante ma dal mood easy, quasi casual, e sfoggerà abiti pratici ma tutt’altro che sobri, grazie a una sapiente combinazione di tagli sartoriali, tessuti moderni e accessori unconventional, quasi a voler affermare che non solo al mondo femminile è concesso di giocare con lo stile e di sfoggiare look sofisticati e imprevedibili.

Ma come si vestiranno quindi gli uomini durante la prossima stagione calda? Vediamo cosa è emerso dalle sfilate e dalle presentazioni della MFW.

Le sfilate e le presentazioni per la Primavera/Estate 2026

Montecore Primavera/Estate 2026

La collezione SS26 Montecore si presenta come un’indagine estetica sull’essenza delle forme, pensata per l’uomo contemporaneo che ricerca funzionalità, coerenza e versatilità nel proprio guardaroba. Al centro, una selezione di capispalla iconici – Peacoat, Trench, Raincoat, Field Jacket – rivisitati con linee pulite, tagli netti e materiali innovativi, in un equilibrio costante tra forma e funzione. La palette cromatica naturale – dal sabbia al blu profondo – accompagna ogni momento della giornata con stile misurato. In continuità con il concept Beyond Time, il brand propone capi destinati a durare e trascendere le mode stagionali.

Montecore SS26

Montecore Primavera/Estate 2026

Parallelamente, Montecore prosegue con il progetto artistico cominciato per la collezione FW25/26 e firmato con l’architetto e designer Roberto Palomba, che esplora il tempo come identità personale e collettiva. Le immagini, realizzate insieme al fotografo Angelo Thomann, diventano uno storyboard emozionale in cui moda, design, natura e memoria si fondono. Durante la Milano Fashion Week Uomo, lo showroom Montecore si è trasformato in uno spazio narrativo. Ogni scatto è pensato come un oggetto di design, un’interazione autentica con sé stessi e con il mondo Montecore, che si racconta con semplicità, verità e visione.

Harmont & Blaine, Summer Diaries

La nuova collezione Primavera/Estate 2026 di Harmont & Blaine è un racconto emozionale e visivo che cattura lo spirito dell’estate mediterranea attraverso episodi stilistici distinti: dall’urban style pre-vacanziero ai toni nostalgici del ritorno. Summer Diaries fonde artigianalità, eleganza casual e ispirazioni rétro, con tessuti come lino, cotone, denim e ciniglia, e una palette che spazia dai toni naturali a colori saturi come mango, fucsia e rosso pompeiano. Particolare rilievo va alla capsule Re-Loved, nata dalla collaborazione con Re-Jàvu Milano, che esalta il riuso creativo di capi d’archivio e materiali pregiati dando nuova vita a silhouette iconiche.

Harmont & Blain SS26

Harmont & Blain SS26, Summer Diaries

La collezione integra anche progetti a basso impatto ambientale come Earth Dye, basato su pigmenti naturali e sostenuto dalla partnership con Treedom.net per la riforestazione globale. Tra le proposte spiccano il gilet ricostruito, le polo multimateriche e le borse realizzate con scarti tessili, tutti pezzi unici che mescolano tradizione sartoriale e innovazione. Harmont & Blaine riafferma così il proprio impegno verso la circolarità e la sostenibilità, interpretando la moda come uno spazio creativo in cui passato e presente si fondono in modo armonioso. Il risultato è una collezione coerente, evocativa e profondamente radicata nei valori del marchio.

Simon Cracker, Il diavolo è nei dettagli

La collezione SS26 Simon Cracker nasce come reazione a un mondo dominato dalla superficialità e dal rumore di fondo. In un’epoca in cui tutti si improvvisano esperti, il brand sceglie l’approfondimento come atto rivoluzionario. Il risultato è una collezione pulita, essenziale e focalizzata, dove ogni capo è pensato per far emergere il proprio significato. I colori si restringono a bianco, écru, corda, nero e grigio, ottenuti tramite processi di tintura, verniciatura e candeggio. Nessun eccesso grafico, a eccezione delle prime stampe allover Simon Cracker, e un’uniforme base composta da square t-shirt e shorts sartoriali, su cui si innestano, di volta in volta, le silhouette più distintive.

Simon Cracker SS26

Simon Cracker SS26, Il diavolo è nei dettagli. Photo Federico Laddaga

Il dialogo tra moda e memoria si esplicita attraverso capi-simbolo come la t-shirt siamese o la camicia postura, in un processo di upcycling creativo ma replicabile, dove l’unicità si accompagna a una struttura riconoscibile. Le Crocs, rivisitate con graffiti, patch e charm Jibbitz™, completano l’estetica ribelle ma coerente. La collezione si riconnette idealmente all’eredità concettuale di Martin Margiela, evocandone il metodo e la filosofia: dettagli fuori scala, trompe l’oeil, vernice bianca e la costruzione di un guardaroba “diverso ma sempre uguale”. Uno stile Simon Cracker che si fonda sulla ripetizione come codice e sulla differenza come valore.

Daizy Shely Pre-Collezione Primavera/Estate 2026

Daizy Shely torna nel calendario ufficiale della Milano Fashion Week Giugno 2025 con una presentazione che va oltre la semplice proposta moda: la Pre-Collezione SS26 prende forma all’interno di Coke Tales, cocktail bar ideato dalla designer come spazio personale e creativo, simbolo del suo legame con Milano. Nato da un’estetica che fonde romanticismo Liberty, ironia anni ’70 e design contemporaneo, Coke Tales diventa una vera installazione vivente, in cui moda, arte e narrazione si fondono. La collezione è una celebrazione dell’estate, con colori vibranti, ricami e silhouette scultoree, in equilibrio tra delicatezza e forza. Ogni look riflette l’ossessione di Shely per l’artigianato italiano e l’autenticità del processo creativo.

Daizy Shely Pre SS26

Daizy Shely Pre Collezione Primavera/Estate 2026

Al centro, come sempre, ci sono le donne di Daizy Shely: figure complesse, protagoniste, a cui la collezione rende omaggio anche attraverso gli accessori iconici della stagione. Tra questi, orecchini in resina e cristallo, un collare in oro ispirato al corpo femminile e un pendente a forma di ostrica che nasconde un occhio, simbolo di sguardo e consapevolezza. “I See You” è il messaggio silenzioso e potente che ogni donna può interpretare in modo personale. Con questa pre-collezione, Shely invita il pubblico nel suo mondo, tra contraddizioni, visione e amore per la città che l’ha adottata. Un ringraziamento speciale alla Camera Nazionale della Moda Italiana chiude il cerchio di un ritorno che è anche una dichiarazione d’intenti.

Miguel Vieira, A Night in the Garden

La collezione SS26 di Miguel Vieira, intitolata A Night in the Garden, è stata presentata a Milano Fashion Week Uomo all’interno degli spazi eleganti della Fondazione Sozzani. Il concept nasce come un giardino notturno, dove il nero diventa materia viva: un unico protagonista cromatico, vibrante di silenzi sartoriali, in cui la tonalità oscura viene lavorata attraverso differenze di texture, pieghe e dettagli. Tra i capi maschili, emerge la sartorialità architettonica: blazer strutturati adornati da camelie e calle in pelle ricamate, giacche oversize dal taglio raffinato, mentre nel segmento femminile dominano abiti cilindrici, sovrapposizioni leggere e drappeggi equilibrati. L’approccio alla palette si mantiene volutamente minimale, spezzato solo da luminosi tocchi d’argento e spiragli di bianco, che suggeriscono il candore di una luna silenziosa.

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Miguel Vieira SS26, A Night in the Garden. Photo Isidore Montag/Launchmetrics Spotlight

Al centro della sfilata, il modello giapponese Raul ha creato un momento di forte impatto: la sua presenza ha trasformato lo show in un’esperienza meditativa, con abiti che “sussurrano” piuttosto che urlare. Il suo look in mesh argenteo su pantaloni neri ha incarnato la simbolica luna in un cielo notturno, mentre una giacca trapuntata con una singola rosa in pelle è emersa come “fiore notturno” sul collo, incarnando l’essenza stessa della collezione . Accenti sofisticati e discreti, come scarpe decorate con charm e collane in rete nera, hanno aggiunto un tocco di ribelle eleganza, senza tradire la sobrietà complessiva.

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Miguel Vieira SS26, A Night in the Garden. Photo Isidore Montag/Launchmetrics Spotlight

Nel suo complesso, A Night in the Garden si conferma una dichiarazione estetica intensa ma composta, lontana da eccessi o revival nostalgici. Miguel Vieira costruisce un equilibrio tra rigore e poesia, tra struttura e leggerezza, offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale quasi mistica. Una proposta che parla di atlante emozionale, eleganza meditativa e qualità sartoriale, sostenuta dalla collaborazione con Portugal Fashion e fondi europei.

David Catalán, Problems

La collezione SS26 David Catalán, intitolata Problems, ha debuttato il 23 giugno durante la Milano Fashion Week Uomo alla Fondazione Sozzani, confermando l’evoluzione creativa del designer portoghese. La proposta si basa su un mix raffinato tra artigianato portoghese – con riferimenti alla manta alentejana e ai guizos – e uno stile contemporaneo che unisce tailoring oversize e dettagli tecnici. Le silhouette stratificate mostrano la tensione tra rigido e fluido, rispecchiando un’estetica funzionale e urbana. La palette cromatica richiama la natura rurale con ocra, blu, rossi argillosi, accentuata da tocchi di bianco e argento per intensificare i contrasti.

David Catalán SS26

David Catalán SS26, Problems. Photo: Filippo Fior/Gorunway.com

In passerella, l’approccio di Catalán è meditativo e centrato sul dialogo tra tradizione e modernità: tessuti pesanti da lavoro agricolo reinterpretati in chiave urbana, con guizos presenti come elementi tattili o decorativi. La collaborazione consolidata con Callaghan Shoes arricchisce la collezione con calzature che bilanciano comfort e design avanzato. Problems è una riflessione sulla moda maschile contemporanea – un equilibrio tra eredità culturale e linguaggio visivo attuale, pensato per chi cerca capi con radici autentiche ma dal respiro globale.

Le presentazioni fuori dal calendario ufficiale

Massimo Osti Studio Primavera/Estate 2026

Fuori dal calendario ufficiale della Camera della Moda, Massimo Osti Studio lancia la collezione SS26, articolata tra la nuova linea Chapters e i Continuative Garments, confermando la vocazione del brand per l’innovazione e la sperimentazione. Le Chapters rappresentano il vertice dell’evoluzione creativa, con materiali all’avanguardia, tecniche produttive sofisticate e silhouette raffinate nei minimi dettagli. I Continuative Garments, invece, consolidano le fondamenta stilistiche del marchio con capi essenziali e senza stagione, ispirati al guardaroba personale di Massimo Osti. La linea propone pezzi chiave come blazer in gabardina cotone/nylon, fishtail coat e zip overshirt, a cui si affiancano maglieria in cotone/seta e t-shirt in jersey mercerizzato 50/2, per un’elevata leggerezza e comfort. Alcuni modelli sono tinti in capo, generando variazioni cromatiche uniche che si intensificano con l’uso.

Massimo Osti Studio SS26

Tra i nuovi capitoli, Chapter 13 Seta/Nylon esplora un blend ibrido che unisce la lucentezza naturale della seta con la resistenza e leggerezza del nylon. Il contrasto tra la drappeggiatura fluida e la struttura dei filati schiacciati in rafia sul rovescio crea un effetto visivo e tattile distintivo, esaltato dalla tintura in capo che conferisce profondità cromatica. Chapter 14 Trama 3D, frutto della collaborazione con Limonta | 1893, sviluppa ulteriormente il filone del jacquard tridimensionale, ispirato ai processi industriali degli airbag. Realizzato in nylon rigenerato ECONYL®, è completato da un trattamento anti-drop e include anche versioni doppia tintura con superfici in cotone o nylon.

Chiude la narrazione Chapter 15 Carta, ispirato alla tradizione giapponese del washi. La carta, ricavata da polpa di legno, è trasformata in filato e intrecciata con il cotone per creare un tessuto leggero, traspirante e a rapida asciugatura, dal forte carattere artigianale e innovativo.

Ferrari, intro 2026

La collezione resort 2026 Ferrari è un omaggio all’officina come luogo simbolico e concreto, dove design, gesto e collettività danno forma a un’estetica che parte dalla funzionalità per diventare stile. Tutto nasce dall’osservazione attenta di chi opera tra strumenti e superfici: ingegneri, operai e utenti finali. Il risultato è un guardaroba in divenire per lei e per lui, costruito sulla matericità del canvas spalmato, della pelle tamponata e del denim acidato, per poi evolversi in tailoring leggero in Q-CYCLE®, popeline jacquard azzurro, tele tecniche tinte a freddo e sete stampate con motivi d’archivio. La palette segue un percorso narrativo: dal rosso profondo al neutro naturale della canapa, fino al nero “purosangue” che definisce dettagli e sagome. In ogni fase, la collezione manifesta un equilibrio tra tensione tecnica e sensorialità.

Ferrari Resort 2026

Ferrari Resort 2026, intro 2026

Il tailoring Ferrari è strutturato e scolpisce la figura, declinandosi in tailleur, trench, suit e blouson, attraversati da dettagli come alette, ricami ispirati ai check da corsa o bulloni e viti trasformati in gioielli. Gli abiti in seta diventano “aliti di vento”, raccontando una visione dinamica e intima del corpo in movimento. Gli accessori riflettono lo stesso approccio: borse come tool bag, dalle forme morbide o architettoniche, e scarpe dalle linee essenziali e funzionali, tra ballerine, sabot e pump nodati. La collezione incarna la sintesi tra ingegneria e sensibilità, traducendo l’officina in stile, e trasformando ogni elemento tecnico in segno distintivo. Un racconto coerente che unisce la velocità e la materia, disegnando l’identità fluida di lei e lui nel mondo Ferrari.

Genny Spadea a White Resort Milano

Genny Spadea è tra i protagonisti del White Resort Milano, in programma dal 21 al 23 giugno 2025 al Superstudio Più in via Tortona, evento B2B dedicato al resortwear elegante. La designer presenta una collezione Primavera/Estate 2025 ispirata al Mediterraneo, con capi che spaziano tra bianco, blu, azzurro e nero, pensati per una donna moderna, attenta alla sostenibilità e al comfort senza rinunciare allo stile. I materiali pregiati come georgette, seta e satin disegnano abiti fluidi con dettagli sartoriali e ricami in perline di cristallo, alternando modelli da sera e beachwear sofisticati. Il riferimento alla cultura mediterranea si fonde con una visione estetica contemporanea, orientata a una femminilità consapevole e raffinata.

L’anima artistica della designer si riflette anche nelle collaborazioni: dopo il lavoro con Arturo Sereni, Genny Spadea presenta un progetto condiviso con Callen Schaub, artista canadese noto per le sue performance pittoriche dinamiche e l’uso di dispositivi meccanici per la creazione di opere fluide e colorate. Questo dialogo tra moda e arte si traduce in una collezione che esalta l’espressione personale e l’autenticità creativa. L’uso di materiali naturali e riciclati conferma l’impegno del brand verso pratiche responsabili. La partecipazione al White Resort rappresenta per Genny Spadea un’opportunità di presentare la propria visione del lusso sostenibile a un pubblico selezionato e internazionale, all’interno di una cornice che valorizza innovazione, ricerca e qualità artigianale.

L’installazione adidas in piazza San Babila

Dal 23 al 29 giugno adidas porta a Milano una maxi-installazione in piazza San Babila: una replica 3D su larga scala della Adizero EVO SL sarà visibile al centro della piazza, celebrando l’iconica scarpa da running pensata anche per il lifestyle urbano. Dal 26 al 29 giugno, presso l’adidas Brand Center di Corso Vittorio Emanuele II, il pubblico potrà vivere un’esperienza interattiva, scegliendo il proprio look e registrando un breve video proiettato in tempo reale su un maxi-schermo in San Babila. Il filmato verrà trasformato in un viaggio digitale e dinamico, tra paesaggi metropolitani e velocità visiva, trasformando ogni partecipante in protagonista di un racconto urbano leggero e sicuro.

Cover photo David Catalán SS26. Photo: Filippo Fior/Gorunway.com

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.