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Picasso lo straniero: una mostra unica a Palazzo Reale di Milano

Pablo Picasso La Baie de Cannes Cannes
Scritto da Patrizia Saolini

Dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025, Palazzo Reale di Milano ospita Picasso lo straniero, una mostra che esplora l’opera e la vita dell’artista attraverso la lente dell’immigrazione e dell’emarginazione.

Dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025, Palazzo Reale di Milano ospita Picasso lo straniero, una mostra che esplora l’opera e la vita di Pablo Picasso attraverso la lente dell’immigrazione e dell’emarginazione. A cinquant’anni dalla sua morte, questa esposizione racconta un lato poco noto dell’artista, evidenziando il suo percorso come straniero in Francia, la nazione che lo accolse ma che non gli concesse mai la cittadinanza. La mostra è promossa dal Comune di Milano – Cultura e nasce dall’idea di Annie Cohen-Solal, autrice di Picasso. Una vita da straniero e curatrice scientifica del progetto, insieme a Cécile Debray, presidente del Musée National Picasso-Paris.

Un’esperienza immersiva tra arte e storia

Picasso lo straniero raccoglie più di 90 opere, tra dipinti, sculture, fotografie, lettere e video, principalmente provenienti dal Musée National Picasso-Paris, dal Musée National de l’Histoire de l’Immigration e dalla Collection Musée Magnelli Musée de la céramique di Vallauris. Questo progetto espositivo si distingue per la sua capacità di offrire uno sguardo nuovo non solo sull’artista, ma anche sulle tematiche sociali legate all’immigrazione, alla censura e alla lotta per l’integrazione.

Pablo Picasso, La Mort de Casagemas
Pablo Picasso, La Mort de Casagemas. © Succession Picasso by SIAE 2024

La mostra si sviluppa cronologicamente, ripercorrendo la traiettoria di Picasso dal suo arrivo a Parigi nel 1900 fino alla sua morte nel 1973, e mette in evidenza come le difficoltà vissute come straniero abbiano influenzato profondamente la sua produzione artistica. Il percorso include opere mai esposte prima in Italia, come Gruppo di donne (1901), un pezzo che riflette la vivace e turbolenta Parigi dei primi anni del Novecento.

Picasso: l’artista e l’immigrato

Picasso si trasferì a Parigi nel 1904, e anche se la Francia diventò la sua casa, non riuscì mai a ottenere la cittadinanza francese. Nel 1901, fu addirittura registrato erroneamente come anarchico dalle autorità, segnando l’inizio di un rapporto difficile con il Paese che amava. Durante la sua carriera, Picasso affrontò molte sfide, compreso il rifiuto del Louvre di accettare la sua famosa opera Les Demoiselles d’Avignon nel 1929. Questo episodio sottolinea come, nonostante il successo internazionale, l’artista rimase un outsider in Francia.

Durante la guerra civile spagnola, Picasso creò Guernica (1937), un potente simbolo di resistenza antifascista. Nel 1940, con l’invasione nazista imminente, l’artista tentò di ottenere la cittadinanza francese, ma la richiesta fu respinta. Negli anni successivi, si stabilì nel sud della Francia, lavorando con artigiani locali e immergendosi in un mondo mediterraneo che rispecchiava le sue molteplici identità.

Un approccio multidisciplinare e originale

L’esposizione si distingue per l’approccio multidisciplinare, grazie anche alla ricerca negli archivi della polizia francese e del Musée National Picasso-Paris. Picasso lo straniero non si limita a una visione formalista dell’opera dell’artista, ma indaga le sue esperienze personali e politiche, mostrando come queste abbiano plasmato il suo stile unico e ribelle. Il visitatore è invitato a scoprire un Picasso vulnerabile e stratega, capace di navigare tra le insidie della xenofobia diffusa e delle rigide istituzioni francesi.

Pablo Picasso (1881 - 1973), La Lecture de la lettre
Pablo Picasso, La Lecture de la lettre. © Succession Picasso by SIAE 2024

Tra le opere esposte, spiccano pezzi iconici come La lettura della lettera (1921), in cui Picasso ritrae sé stesso e gli amici poeti come Guillaume Apollinaire e Max Jacob. L’opera riflette l’importanza delle amicizie e dei legami costruiti dall’artista, resi ancora più significativi dalla sua condizione di straniero.

Picasso lo straniero è molto più di una semplice esposizione artistica. È un viaggio nel cuore delle contraddizioni del XX secolo, che esplora il difficile cammino di un genio creativo costantemente alle prese con l’identità, la politica e l’appartenenza. Palazzo Reale di Milano diventa così uno spazio di riflessione su come l’esperienza dello straniero abbia modellato non solo la vita di Picasso, ma anche la sua ineguagliabile eredità artistica.

Un progetto sostenuto da partner prestigiosi

La mostra è stata realizzata con il supporto di Unipol Gruppo, main sponsor, e BPER Banca, sponsor. Picasso lo straniero rappresenta non solo un’esperienza artistica di grande valore, ma anche un’occasione per riflettere su temi attuali come l’accoglienza e l’inclusione sociale. Serena Morgagni, responsabile della Direzione Communication di BPER Banca, sottolinea come questa iniziativa si inserisca in un percorso di promozione culturale volto a offrire alla collettività esperienze di crescita e dialogo.

Il catalogo della mostra, pubblicato da Marsilio Arte, accompagna l’esposizione con saggi, documenti e illustrazioni che approfondiscono la parabola artistica e umana di Picasso. La curatela editoriale di Annie Cohen-Solal e l’apporto dello scrittore Niccolò Ammaniti offrono un ulteriore livello di lettura, svelando le complessità del rapporto tra Picasso e la Francia.

Cover Pablo Picasso, La Baie de Cannes Cannes. © Succession Picasso by SIAE 2024 (high)

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.