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Myss Keta: chi è la rapper misteriosa

Myss-Keta
Scritto da Serena Serra

Bionda, sboccata, audace. Chi è Myss Keta, la rapper mascherata della musica italiana?

Si nasconde dietro maschera e occhiali da sole, canta di una vita senza regole e senza freni, di lei si sa molto, molto poco eppure vanta collaborazioni con i più grandi artisti della scena italiana e ha più di 120 mila follower su Instagram. Rispondere alla domanda chi è Myss Keta non è semplice, ci abbiamo provato districandoci tra sporadiche interviste e provocazioni.

Chi è Myss Keta

Myss Keta nasce “nel 2013, in una caldissima notte di agosto”, figlia del collettivo milanese Motel Forlanini, e diventa subito un fenomeno (musicale e di costume) su YouTube, dove nello stesso anno pubblica il singolo Milano, Sushi & Coca.

Sboccata, milanese, trentenne forse, perché “forse” è l’avverbio d’obbligo quando parliamo della rapper milanese, bionda come bionde sono le sue muse ispiratrici Madonna, Lady Gaga, Peaches, Raffaella Carrà e Jo Squillo. Non si presenta mai in pubblico senza maschera ma questo non le ha impedito di pubblicare due album, UNA VITA IN CAPSLOCK e Paprika, uscito il 29 marzo, e un libro, Una donna che conta.

Provocare è la sua parola d’ordine mentre canta di sesso, droga, vip e dolore senza mai mostrare il viso.

Siamo gli unici a fare questo tipo di musica. Siamo originali. Non i migliori. Siamo una famiglia

dice riferendosi alla crew e intanto collabora con artisti come Gué Pequeno, Mahmood, Gemitaiz, Gabry Ponte, Elodie e Il Pagante ma senza dimenticare che

Tutto quello che abbiamo adesso ce lo siamo costruito con il sudore

La vita privata di Myss Keta

Nonostante qualche tempo fa sia stata pubblicata sui social una fotografia scattata nella metropolitana milanese che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) mostrare Myss Keta a viso scoperto, il mistero intorno alla vita privata del personaggio più dirompente dell’attuale scena musicale italiana è fitto, anzi fittissimo.

A chi le chiede del suo passato racconta che

La mia vita è una selva oscura in cui ho scelto di perdermi, frantumandomi e smarrendo definitivamente la retta via

e intanto parla di una vacanza con Gianni Agnelli, di avere ispirato l’arte di Salvador Dalì e Andy Warhol, di flirt con vip e personaggi famosi dello spettacolo e della politica.

Un’immagine seducente ed esagerata, quella della performer meneghina, cui l’anonimato non fa altro che aggiungere ulteriore fascino.

Cover photo courtesy Au Jour Le Jour press office

Sull'Autore

Serena Serra

Laureata in editoria e giornalismo ed esperta di comunicazione e brand management, si dedica alla creazione di contenuti per portali e siti web. Per Junglam.com è redattrice moda, beauty e lifestyle.