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Rilanciare il lavoro dopo il coronavirus

Scritto da Patrizia Saolini

Quale scenario aspetta manager, liberi professionisti, dipendenti e chi è in cerca di lavoro dopo l’emergenza coronavirus? Quale atteggiamento e quali competenze saranno necessari e che strategie si riveleranno utili? Noi di Junglam ne abbiamo parlato con la Master Certified Coach Marina Osnaghi.

La pandemia di Covid-19 ha cambiato profondamente il quotidiano e avrà inevitabilmente delle conseguenze sul futuro. È difficile fare previsioni su cosa accadrà nei mesi a venire, ma di certo il mondo del lavoro dovrà fare i conti con una realtà molto diversa da quella prima dell’emergenza.

Tra economia in affanno e nuove regole, ogni settore produttivo si troverà ad affrontare situazioni inedite e complesse. Ma in concreto, cosa può fare ciascuno nel suo ruolo di manager, professionista, dipendente e individuo in cerca di impiego per rilanciare il lavoro dopo il coronavirus?

Noi di Junglam lo abbiamo chiesto Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia, che ci ha dato dei preziosi spunti di riflessione e alcuni consigli pratici per vivere in maniera consapevole e reattiva la sfida del domani che ci aspetta.

Il lavoro dopo il coronavirus: come ripartire?

Come ogni crisi, la pandemia di coronavirus porta con sé molte opportunità. Ma in che modo è possibile riconoscerle e coglierle? Marina Osnaghi spiega che non esiste una formula dal risultato sicuro, ma un atteggiamento di apertura al cambiamento è senza dubbio un buon punto di partenza.

Trovare il coraggio di lasciare le certezze e le abitudini apre lo sguardo, le prospettive e la mente e conduce lungo la strada dell’innovazione, che rappresenta uno snodo cruciale e una chiave di volta nella riorganizzazione del mondo del lavoro dopo il coronavirus.

La Master Certified Coach invita a mettere in atto questo comportamento attraverso un dialogo costante tra emozione e ragione e a procedere per obiettivi realistici. Concentrarsi sullo scenario attuale (qui e ora) consente di stabilire un piano di azione coerente con le proprie capacità e necessità e allo stesso tempo in continua evoluzione in base alle nozioni che vengono apprese lungo il percorso.

Marina Osnaghi suggerisce alcune domande che possono essere utili a fare un focus sulla situazione e a rompere gli schemi per affrontare con consapevolezza e in maniera costruttiva l’incertezza e le incognite di una realtà nuova e sconosciuta:

  • Cosa ho lasciato?
  • Cosa ha preso il suo posto?
  • Quale obiettivo voglio raggiungere adesso?
  • Quali strumenti ho per raggiungere questo obiettivo?

Allo stesso tempo, la Master Certified Coach invita a non cadere nella trappola dell’ipercontrollo. Ci saranno sicuramente degli elementi che sfuggiranno e dei passi falsi. Gli errori e i fallimenti non solo fanno parte di ogni processo di cambiamento, ma rappresentano una preziosa opportunità di apprendimento, crescita ed evoluzione e permettono di “ricalibrare” gli obiettivi e rivedere le strategie per raggiungerli.

In questo contesto, la capacità di pensare in uguale misura alle possibilità e alle conseguenze, in altre parole di essere lungimiranti e di partire dal qui e ora per proiettarsi nel futuro, rappresenta il passaggio fondamentale per trasformare le difficoltà in opportunità e agire in maniera resiliente. Ovvero mutare, evolversi e stabilire nuovi obiettivi e nuove strategie per raggiungerli.

Come rilanciare il lavoro dopo il coronavirus? Per Marina Osnaghi, l’apertura al cambiamento è una condizione fondamentale.

Gli strumenti e le pratiche per rilanciare il lavoro dopo il coronavirus

Un atteggiamento ricettivo, flessibile e consapevole è un importante presupposto per gestire il post emergenza Covid-19. Ma quali sono gli strumenti e le strategie che possono essere utili ad affrontare le sfide del mondo del lavoro dopo il coronavirus?

Marina Osnaghi invita a fare formazione per sé stessi e a erogare, promuovere e incoraggiare formazione presso i propri collaboratori e dipendenti. Non solo di tipo professionale, ma anche inerente la sfera personale ed emotiva. Allo stesso modo, la Master Certified Coach esorta a essere e rimanere informati e a vivere la realtà con consapevolezza, senza nascondere la testa sotto la sabbia o scegliere informazioni rassicuranti o di comodo.

Marina Osnaghi indica nel networking e nello scambio di conoscenze, nozioni ed esperienze altre due buone pratiche per rilanciare il lavoro dopo il coronavirus. Utilizzare una comunicazione trasparente, chiara ed efficace, creare e/o rinsaldare una rete di contatti, condividere competenze, fare squadra, riconoscere e accogliere idee e capacità alimenta il confronto e la crescita professionale e personale e genera, aumenta e consolida motivazione e fiducia.

Strategie pratiche per trovare lavoro dopo il coronavirus

Come osserva Marina Osnaghi, l’emergenza Covid-19 chiama a una profonda revisione anche chi ha perso il lavoro a causa del coronavirus o si trova a cercare il primo impiego post pandemia. Per queste persone valgono tutte le riflessioni e le pratiche relative a come rilanciare l’attività produttiva e professionale in generale. Ma ci sono anche alcune piccole, grande strategie molto concrete e immediate.

La Master Certified Coach osserva che la prima e fondamentale consiste nel costruire e veicolare verso l’esterno un’immagine di sé consapevole e positiva. In altre parole, si tratta di attivare quello che in gergo viene definito un processo di personal branding, ovvero un percorso di fiducia in se stessi e nel proprio potere.

Definire la propria personalità, il proprio stile e il proprio approccio in modo unico, riconoscibile e inconfondibile è utile e importante da sempre nel mondo del lavoro e lo diventerà ancora di più in un periodo che si annuncia particolarmente complesso e competitivo come quello post coronavirus.

In aggiunta a questo, Marina Osnaghi invita ad affrontare la ricerca del lavoro come se fosse un lavoro (con organizzazione, metodo, continuità e serietà) e a sfruttare con intelligenza e consapevolezza le nuove tecnologie. Per esempio, apprendendo tutte le regole e i “trucchi” per sostenere un colloquio via Skype.

Photo cover credits: Adobe Stock

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.