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Fashion

Il jeans, il capo di vestiario eterno nella sua versione più slanciata

Scritto da Ludovica Lococo

Il jeans rappresenta uno dei capi d’abbigliamento più iconici della storia della moda internazionale. Pantalone intramontabile, chiunque ne possiede uno appeso nel proprio armadio. Inizialmente esisteva solo un tipo di modello, il denim, cogli anni poi sono aumentati vertiginosamente le tipologie di jeans in commercio: a tubo o sigaretta, attillato, con il cavallo alto o cavallo basso, con zip e con bottoni. Una di queste è anche il jeans bootcut che in particolare ha segnato un’epoca. Soprannominato anche jeans a campana o a zampa di elefante, i jeans bootcut Dsquared2 in vendita su Di Pierro Brand Store sono la classica dimostrazione che questa moda non tramonterà mai.

Nascita del jeans, il capo che non perderà mai il suo fascino

Erroneamente si pensa che questo modello di pantalone sia nato oltreoceano. Infatti mentre in molti credono che la patria potestà di questo comune capo d’abbigliamento siano gli Stati Uniti, la nascita del jeans spetta nientepopodimeno che al nostro paese. Il tessuto di jeans vero e proprio veniva già lavorato a Genova nel XVI secolo, per la fabbricazione delle vele delle navi. Infatti il termine blue jeans deriva dalla frase “blue de Genes”, cioè blu di Genova, noto anche come la tela blu di Genova. Successivamente nell’Ottocento, con l’epoca delle grandi migrazioni, il tessuto venne commercializzato in America, per la produzione di abiti da lavoro per i minatori. A fine secolo dunque, l’imprenditore Levi Strauss probabilmente sfruttò questa idea e ideò il primo capo di tessuto in jeans, destinandolo esclusivamente per i cercatori d’oro che proliferavano nel territorio. Affettuosamente denominato anche patrimonio dell’umanità, l’anno scorso proprio a Genova

si è tenuto il primo evento dedicato al jeans dove per l’appunto grandi commercianti e piccoli artigiani si sono riuniti per celebrare la sua storia, diventata nel corso del tempo una simbologia: partendo dagli operatori portuali, minatori e cowboy, il jeans si presta anche per contesti diversissimi quali cerimonie, red carpet, atelier, a meno che non si voglia preferire un outfit decisamente più di lusso.

La storia del jeans bootcut

Il significato del jeans bootcut si comprende dalla traduzione letterale del termine: bootcut significa barbaramente “tagliato per lo stivale”. Infatti si tratta di un capo di vestiario facilmente abbinabile a queste calzature. Chiamati anche pantaloni a zampa d’elefante, i jeans bootcut vestono meglio se portati con stivali e tacchi alti, poiché si accentua la linea lunga e sottile che caratterizza il capo stesso. Sono inoltre aderenti su fianchi e cosce ma più larghi dal ginocchio in giù. Il dettaglio migliore per riconoscere un jeans bootcut sono le classiche cinque tasche, che anche le più note maison di alta moda scelgono di apporre per riscrivere quella che è una tendenza. Questo outfit dunque si discosta molto dal moderno taglio skinny seppur è capace di far risaltare le gambe, rendendole alla vista lunghe e snelle. Spesso sono confusi con i jeans a palazzo, coi quali hanno poco in comune. Questi ultimi infatti si distinguono non soltanto per il tessuto ma anche per il taglio diritto, generalmente a vita alta ma ampio su cosce e gambe. Questo modello di pantaloni si addice dunque a chi non desidera sentirsi costretta negli arti inferiori poiché il modello a palazzo veste largo donando fluidità ad ogni passo. Una versione ancora più comoda dei pantaloni a palazzo sono i mom jeans, un po’ l’opposto delle due versioni precedenti perché tipici dal taglio morbido ma stretti alla caviglia.

Come indossare i jeans bootcut

Seguendo i consigli degli esperti, il jeans a campana si rende ideale per chi ha un bacino più largo rispetto alle spalle. Infatti sta bene solitamente ad un fisico mediterraneo. I jeans bootcut sono molto versatili, quindi un vantaggio per indossare questo capo inventando più stili per le esigenze più disparate. Gli abbinamenti possibili sono molteplici: stanno benissimo con t-shirt a righe orizzontali, magari corredando il tutto con un cappello per bilanciare ad hoc spalle e bacino. Per uno stile più classico, i jeans bootcut sono perfetti anche abbinati a blazer con sotto una semplice camicetta, magari con cuciture avvitate per valorizzare il girovita. Mentre per affinare la propria immagine, è inoltre possibile scegliere un look monocromatico, per situazioni più casual dettate ad esempio dallo stile bohemian, si possono indossare i bootcut decorati con nappe, frange e colori pastello. Insomma, i tipici jeans con le zeppe sono adorati anche alla corte inglese dalla duchessa di Cambridge, Kate Middleton, a cui purtroppo dovrà dire addio. Causa: il dress code rigido della corte. Sullo store online sono in vendita alcuni modelli di jeans bootcut Dsquared2. La versione dei pantaloni cropped dedicata alla stagione primavera/estate, i classici a vita bassa, per passare poi a versioni più creative come quella con le tasche frontali a contrasto che mostrano il dettaglio delle tasche in vinile, ai quali si aggiunge il modello disegnato in patchwork, il jeans costituito da toppe con il bordo dal taglio vivo.

Sull'Autore

Ludovica Lococo

Laureata in Business Administration alla John Cabot University. Ha continuato gli studi frequentando un master di Food & Wine Management presso il Sole24Ore. Attualmente sta perfezionando gli studi in Web marketing.
Newser presso Junglam.com