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Wall of Dolls: la voce delle donne italiane vola a Los Angeles

Scritto da Patrizia Saolini

Una forte voce femminile, completamente made in Italy, sarà ospitata a Los Angeles il prossimo 16 aprile all’Università della California. Si tratta del documentario sul femmicidio “Wall of Dolls against femicide”, diretto da Jo Squillo, che nella pellicola mostrerà a un pubblico internazionale il percorso che ha portato alla costruzione a Milano del Wall of Dolls, il muro delle bambole in ricordo di tutte le donne che sono state vittime di violenza. Il 16 aprile ci sarà la premiere in occasione del Los Angeles International Culture Film Festival, una celebrazione della diversità culturale attraverso i media.

Alcune donne sopravvissute alle aggressioni e al tentativo di omicidio, compiuto proprio dalla persona che amavano, si raccontano nel documentario, tra cui Valentina Pitzalis, Lucia Annibali, Laura Roveri. La curatrice, Jo Squillo, ha scelto di non includere nella pellicole le immagini più cruente in modo da rendere questo messaggio accessibile a tutti, data la sua importanza. Inoltre nel mostrare contenuti espliciti relativi alla violenza sulle donne si corre anche un grande rischio: il tentativo di emulazione. Il fenomeno purtroppo ha ormai dimensioni significative, in quanto in Italia una donna viene uccisa ogni 3 giorni dalla persona che teoricamente dovrebbe amarla, ovvero il marito o il fidanzato o l’amante. Gli episodi accadono soprattutto tra le mura domestiche e le vittime di violenza che sopravvivono non sempre si rivolgono alle autorità per denunciare l’accaduto. Com’è possibile uscirne? Attraverso un cambiamento culturale e aiutando le donne a non sentirsi sole.

Il documentario “Wall of Dolls against femicide” è un’iniziativa volta alla sensibilizzazione, affinché uomini e donne comprendano che insieme possono avviare il processo di cambiamento culturale necessario perché questi episodi non si ripetano e ancora prima perché le donne trovino sempre il coraggio di denunciare chi le ha colpite. Un messaggio importante che è stato condiviso da personaggi illustri del mondo della moda e dello spettacolo, oltre che dalle autorità.

Il Wall of Dolls a Milano infatti è stato realizzato grazie alla collaborazione di 50 stilisti che hanno accettato la sfida di vestire le bambole del muro, tra cui Roberto Cavalli, Stella McCartney, Alberta Ferretti, Missoni, Ferragamo e Vivienne Westwood, che compare anche nel documentario. La pellicola, filmata nel corso degli ultimi tre anni, include anche l’attrice Maria Grazia Cucinotta, l’assessore Cristina Tajani e i leader di diverse organizzazioni no profit, che hanno contribuito a rendere possibile l’installazione Wall of Dolls a Milano.

Sull'Autore

Patrizia Saolini

Executive editor e corrispondente estera di JunGlam.com. Scrive dal 2010 su riviste di moda, beauty e lifestyle. Giornalista, Chief Happiness Officer e Life Coach con un Master di primo livello in Life Coaching riconosciuto dal Miur. É autrice di quattro libri sul retail coaching e l'ideatrice del marchio Retail Coach®. Per Junglam segue le maggiori fashion week internazionali e gli eventi lifestyle in Italia e all'estero, oltre che dedicarsi alla rubrica di Life Coach.