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Fashion

Modelle famose degli anni Ottanta: le regine delle passerelle

Cindy Crawford
Scritto da Serena Serra

The Face e The Body. Il neo di Cindy Crawford e gli occhi da gatta di Tatjana Patitz. Se il termine top model è diventato di uso comune negli anni ’80 è anche merito delle modelle più famose dell’epoca. Scopri chi sono!

Spalline extra large, capelli fluo, accessori eccentrici: gli anni Ottanta della moda sono contrassegnati da linee decise e riconoscibili e stravaganze narcisistiche. Nell’immaginario si afferma il personaggio della donna in carriera, e decisamente in carriera sono le top model che calcavano le passerelle dell’epoca.

Sul finire della decade Naomi Campbell sarà la prima donna di colore ad apparire sulla copertina dell’edizione francese di Vogue e nello stesso modo le modelle più famose degli anni Ottanta incarnano altrettanti archetipi femminili: se Carol Alt è The Face, Elle Macpherson è The Body. Cindy Crawford grazie a un “difetto”, il suo famoso neo, diventa più che una bella ragazza castana, e Tatjana Patitz è la personificazione della bellezza altera e sfuggente. E infine Stephanie Seymour è la ragazza trasgressiva e instancabile, che scende dal catwalk solo per fiondarsi a un party rock. Sono loro i nomi e i volti che si incidono nella storia delle modelle più famose di sempre.

Carol Alt, The Face

Carol Alt ha 18 anni e frequenta l’università quando viene notata da Giovanni Lunardi grazie a un viso talmente perfetto da apparire quasi irreale. La sua bellezza glaciale, frutto di un mix di sangue tedesco, belga e irlandese, le fa guadagnare il soprannome “The Face” e la rende una delle top model più celebri della sua generazione.

Nel 1979 è già in copertina su Harper’s Bazaar, ma raggiunge la fama internazionale quando nel 1982 appare sulla cover dello Swimsuit Issue di Sports Illustrated. Nel corso degli anni ’80 Carol appare su oltre 300 copertine, guadagnandosi il titolo di supermodella e il ruolo di testimonial per brand come Givenchy e Pepsi.

Al lavoro di modella, Carol Alt alterna quello di attrice, raggiungendo un discreto successo soprattutto in Italia: interpreta il ruolo di Marina Ripa di Meana nel film I miei primi 40 anni, è il volto della “Milano da bere” in Via Montenapoleone e una delle protagoniste in Treno di panna, l’esordio alla regia dello scrittore Andrea De Carlo.

Al ruolo di attrice e showgirl (ha partecipato anche all’edizione 2009 di Ballando con le stelle) Carol oggi ha aggiunto anche quello di conduttrice televisiva: dal 2013 si occupa di alimentazione e salute, conducendo un programma tutto suo su Fox News.

Elle Macpherson, The Body

Se Carol Alt era The Face, The Body non poteva essere che Elle Macpherson. 182 cm di altezza, gambe lunghissime e seno pieno, per la ragazza venuta dall’Australia non è difficile diventare una delle modelle più famose degli anni ’80: scoperta a 17 anni, Macpherson apparirà sulla copertina di ogni numero di Elle per sei anni consecutivi e su quella di Sports Illustrated per cinque volte in vent’anni (dal 1986 al 2006).

The Big Elle, come la definì il Time nel 1986, ha sfilato per le case di moda più importanti, è apparsa su Playboy ed è stata testimonial di Revlon e di Fiat per il lancio della 500CC in Gran Bretagna. Nel 1990 l’attenzione di Elle Macpherson si rivolge al cinema, esordendo sul grande schermo con Woody Allen nel film Alice e recitando accanto a Hugh Grant in Sirens e a George Clooney in Batman & Robin.

Modella, attrice e anche imprenditrice: nonostante un esordio un po’ difficile con la catena di ristoranti Fashion Café (aperta insieme a Naomi Campbell e Christie Turlington), Elle si rilancia creando, nel 2005, una linea di prodotti skin care e, due anni dopo, il brand di lingerie Elle Macpherson Intimates che diventa rapidamente uno dei più venduti in Australia.

Cindy Crawford, la perfezione di un neo

Definita all’inizio della sua carriera Baby Gia per la somiglianza con Gia Carangi, la vita di Cindy Crawford appare fin dai suoi esordi molto più serena rispetto a quella della sua sfortunata collega: pare infatti che sia stata scoperta dal fotografo di un giornale mentre, durante l’estate, era intenta a cimare pannocchie.

Dopo la vittoria, nel 1982, del prestigioso concorso The Look of the Year, Cindy diventa una delle donne più fotografate e ammirate del pianeta, distinguendosi dalle tante altre modelle grazie soprattutto a quello che è diventato il suo trade mark: il famoso neo sopra il labbro superiore che da ragazzina detestava ma che avrebbe contribuito a farne un’icona.

Oltre a essere apparsa sulle copertine delle riviste più importanti ed essere stata ritratta dai fotografi più celebri degli ultimi quarant’anni, Cindy si è conquistata un posto nell’Olimpo delle modelle anche grazie a Gianni Versace che negli anni ’90 ne fece una delle sue muse e che, alla sfilata SS 2018 della scorsa Milano Fashion Week, Crawford ha celebrato insieme a Carla Bruni, Helena Christensen, Naomi Campbell e Claudia Schiffer nel ventennale della sua scomparsa. Testimonial dal 1989 al 2000 del colosso della cosmesi Revlon, Cindy Crawford nel 2003 ha lanciato Meaningful Beauty, la sua linea di cosmetici dedicata allo skincare.

Dopo un breve (e chiacchieratissimo) matrimonio con Richard Gere, nel 1998 Cindy Crawford ha sposato l’ex-modello e imprenditore Rande Gerber dal quale ha avuto due figli: Presley Walker e Kaia Jordan. Kaia, che ha deciso di seguire le orme della madre sulle passerelle, è stata la grande mattatrice del Fashion Month SS 2018.

Tatjana Patitz, un fascino discreto

C’è una celebre copertina del 1990 dell’edizione britannica di Vogue che, nell’immaginario comune, segna l’inizio dell’età d’oro delle supermodelle: è una foto in bianco e nero scattata da Peter Lindbergh e ritrae Naomi Campbell, Linda Evangelista, Christie Turlington, Cindy Crawford e… Tatjana Patitz.

Se le altre protagoniste di quell’indimenticabile scatto continuano a popolare le pagine delle riviste e, in qualche occasione speciale, le passerelle, di Tatjana si ricordano spesso solo gli addetti ai lavori. Eppure la top tedesca fin dal suo esordio a 17 anni ha posato per Herb Ritts e Patrick Demarchelier, calcato le passerelle di Chanel e Valentino, prestato il suo volto a Revlon e Ralph Lauren.

Sono soprattutto le cover di Vogue a segnare la carriera di Patitz: la prima a 19 anni per Vogue UK, e poi le edizioni spagnole, tedesche, italiane, francesi, statunitensi e australiane. E allora perché abbiamo dimenticato Tatjana Patitz?

Forse perché, rispetto alle altre modelle famose negli anni ’80, è sempre sembrata quella meno interessata alle luci della ribalta, nonostante abbia recitato in alcuni film e partecipato a videoclip di cantanti e gruppi famosi come George Michael e i Duran Duran. Forse perché, già a 23 anni, invece di vivere a New York o a Parigi, preferisce abitare in un ranch a Malibu.

Una vita schiva, quella di Tatjana, che sceglie presto di abbandonare le passerelle e dedicarsi esclusivamente ai set fotografici, all’impegno animalista e al figlio Jonah, nato nel 2004. Eppure la bellezza algida e il volto sereno di questa bellissima signora cinquantenne appaiono ancora nelle campagne fashion: dal 2009, infatti, Tatjana è testimonial per Marina Rinaldi.

Stephanie Seymour, una lunga carriera sul set

La statuaria Stephanie Seymour è stata una delle modelle più famose tra la fine degli anni ’80 e il decennio successivo. La sua carriera inizia giovanissima: a soli 15 anni è tra le finaliste del concorso per volti nuovi organizzato dall’agenzia Elite, a 20 è in copertina su Vogue America fotografata da Herb Ritts, pochi anni dopo è testimonial di Christian Dior e playmate per Playboy.

Nel 1991 e nel 1992 è la protagonista dei video di Don’t Cry e November Rain accanto all’allora fidanzato Axl Rose, frontman dei Guns’n’Roses. Nel 1993 Richard Avedon la fotografa insieme a Marcus Schenkenberg per la campagna di Versace. Intanto sfila per Chanel, Louis Vuitton, Yves Saint Laurent, Versace e Ralph Lauren e appare su Vogue, Elle, Cosmopolitan, Harper’s Baazar e L’Officiel immortalata dai più grandi fotografi dell’epoca come Gilles Bensimon e Steven Meisel.

Ancora oggi, a quasi cinquant’anni, la carriera dell’instancabile Stephanie non sembra avere battute d’arresto: nel 2000 ha recitato nel film di Ed Harris Pollock, nel 2006 è accanto ai suoi figli nelle pubblicità di Gap, nel 2014 è testimonial globale di Estée Lauder e nel 2017 ha lanciato la sua linea di lingerie Raven & Sparrow in esclusiva per il department store Barney’s.

Cover photo credits Soevermedia.com

Sull'Autore

Serena Serra

Laureata in editoria e giornalismo ed esperta di comunicazione e brand management, si dedica alla creazione di contenuti per portali e siti web. Per Junglam.com è redattrice moda, beauty e lifestyle.