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Fashion

Cappello Panama: tutto quello che c’è da sapere su un must have senza tempo

Scritto da Irene Lodi Rizzini

Unconventional e senza tempo, il Panama è uno dei cappelli più glamour di sempre: scoprite qui la sua storia, come prendervene cura e i modelli di tendenza per la primavera-estate 2015

Si scrive cappello di Panama, si legge Ernest Hemingway. Ma l’autore de Il vecchio e il mare non è l’unico ad aver ceduto al fascino del celebre copricapo.

Da Napoleone a Theodore Roosevelt, sono tanti i personaggi famosi ad averlo indossato e proprio a un aneddoto che ha per protagonista il presidente americano si deve il suo nome, perché il Panama in realtà non c’entra nulla con l’omonimo stato.

Tra storia, curiosità e moda, noi di JunGlam vi raccontiamo tutto (o quasi) quello che c’è da sapere su uno dei cappelli più glamour di sempre, proclamato nel 2012 dall’Unesco “Patrimonio Immateriale dell’Umanità”.

Storia del cappello di Panama

Panamense di nome, ma non di fatto. Il capello di Panama è originale dell’Ecuador e viene prodotto principalmente nelle città di Jipijapa, Cuenca e Montecristi con le fibre che si ricavano dalle foglie della palma nana Carludovica palmata.

Le prime notizie sul capello di Panama risalgono al 1500, quando i Conquistadores lo vedono indosso agli indigeni, che lo usano per proteggersi dal sole, ma le sue origini sono sicuramente molto più antiche.

A portarlo in Europa sono gli Spagnoli e dopo avere conquistato anche Napoleone la sua notorietà cresce progressivamente, fino a che nel 1800 diventa il capello preferito dai cercatori d’oro che si recano in California passando da Panama.

Ma la “fama” arriva nel 1906, quando Theodore Roosevelt lo indossa durante la cerimonia di inaugurazione del Canale di Panama: è in questa occasione che il “jipijapa” diventa il “Panama”.

Sdoganato dal presidente americano, il cappello di Panama si afferma come accessorio glamour, comparendo sulle “teste celebri” di Ernest Hemingway, Winston Churchill, Nikita Khrushchev, Harry Truman, Paul Newman, Humphrey Bogart, Richard Nixon, Jaqueline Kennedy, Mick Jagger, Sean Connery e molti altri.

Cappello di Panama: l’originale

Il cappello di Panama originale è quello che viene intrecciato in Ecuador con la “paglia toquilla”, prodotta nella regione occidentale del Manabi a partire dalle foglie della palma nana Carludovica palmata, detta volgarmente “Palma toquilla”.

La lavorazione della “paglia toquilla” è antica e laboriosa. Per ottenerla, le foglie sono divise in filamenti che vengono prima immersi nell’acqua bollente e poi appesi ad asciugare, fino a che assumono la forma di “stringhe” ondulate.

Le “stringhe” sono quindi inviate agli artigiani di diversi villaggi e città dell’interno, tra cui Jipijapa, Cuenca, Montecristi, Pile e Tavalo, che le selezionano in base alla qualità e alla finezza, le separano le une dalle altre e dopo averle inumidite le intrecciano a mano per creare i cappelli, utilizzando una base di legno per la forma e la dimensione.

Un artigiano esperto impiega circa 4 ore per realizzare un Panama e ogni ogni giorno ne sono prodotti più o meno 40.

La qualità del cappello dipende dalla “finezza” delle fibre e dell’intreccio, in base alla quale si parla di Panama Quito, Brisa, Cuenca e Montecristi. Alcuni propongono anche una divisione in sub fine, fine, super fine e fine fine, ma si tratta di misure non standardizzate.

Come prendersi cura del cappello di Panama

La “paglia toquilla” di cui è fatto il Panama originale è un materiale leggero, elastico e resistente, che per restare tale non deve mai essere lasciato a lungo esposto al sole o in ambienti chiusi e caldi (per esempio la cappelliera della macchina). In questo caso le fibre si seccano e il rischio è che il Panama si buchi o si “rompa”.

Per rimediare, si può fare recuperare elasticità alla “paglia Toquilla” tamponandola con un panno umido.

Mai esagerare con l’acqua, però: per pulire una macchia meglio utilizzare una “gomma magica” oppure delle salviette.

Se invece si viene sorpresi da un temporale estivo, il Panama va fatto asciugare naturalmente (vietato il phon), utilizzando come sostegno un asciugamano appallottolato e rimodellando la forma con le dita. Se non si riesce in quest’ultima operazione, è bene rivolgersi a un cappellaio.

Per evitare che il Panama si deformi, invece, non bisogna appenderlo sempre dallo stesso lato e tenerlo piegato o arrotolato per più di 48 ore. Per viaggiare la soluzione migliore è l’apposita cappelliera, ma se non è possibile usarla, dopo averlo piegato a metà (seguendo la naturale direttrice della calotta) il cappello va riposto in una bustina di tela e sistemato in valigia in modo che non si “schiacci” troppo.

Panama Borsalino: la collezione PE 2015

Mood unconventional e attitudine glamour rendono il Panama “immune” dalle tendenze del momento e per questo sempre di moda.

A confermarlo – una volta di più – la collezione primavera-estate 2015 di Borsalino, che propone numerosi modelli sia per lei che per lui.

Della linea donna fanno parte il Panama fine con ala larga e fascetta nera, rosa antico o giallo senape ispirato allo stile di Jacqueline Kennedy, il modello Quito con ala larga e fascetta blu navy caratterizzato da intreccio più “grossolano” e il Panama fine con ala media e fascetta rosa chiaro.

Per l’uomo, invece, Borsalino propone due eleganti Panama Montecristi, uno di qualità extra-fine, due Panama fine ala piccola con fascetta nera e marrone, un modello fine con ala media e uno fine con ala larga, due Panama Quito ad ala media e larga e un modello che è un mix di stili, il Trilby Panama colorato.

Cappello di Panama pieghevole

Usando le dovute cautele, il cappello Panama può sempre essere piegato. Tuttavia, ne esistono alcuni specificatamente “pieghevoli” che, naturalmente, si rovinano meno degli altri.

Per chi ne desidera uno, in rete si trovano facilmente quelli di PanamaHat Mall, che propone i modelli Panama Cuenca – Fedora e Montecristi – Fedora, che possono essere indossati tanto da lei che da lui.

Cappello di Panama nero

Il capello Panama “classico” è bianco con fascetta nera, ma non mancano i modelli con intreccio e fascetta di colori diversi. In particolare, il Panama nero è uno dei più amati da trendsetter e fashioniste.

Per chi non sa resistere al fascino della “extravaganza”, la Cappelleria HutStuebele propone un modello con ala di 8 cm e fascetta con decoro a contrasto per lei e uno ad ala media per lui.

Sono pseudo Panama, invece, il cappello uomo Trilby Jazz con ala piccola di Cappelleria Melegari e il modello Cordova da donna di Diffusione Tessile con ala larga in cotone effetto paglia e fascetta ton sur ton a decoro.

Sull'Autore

Irene Lodi Rizzini

Coordinatrice della redazione di Junglam, esperta di moda e laureata in letteratura, collabora con Junglam fin dagli esordi, proseguendo l’esperienza di editing e coordinamento in redazione maturata in molteplici anni di lavoro sul web.